Il Crowdfunding e gli investitori: una questione di fiducia e reputazione

Il crowdfunding sta diventando un’opzione sempre più popolare tra i risparmiatori alla ricerca di canali alternativi di investimento. Secondo i dati dell’ottavo osservatorio del Politecnico di Milano sul crowdfunding in Italia, nei 12 mesi fra il giugno 2022 e il giugno 2023, sono stati raccolti 343,99 milioni di euro, in sostanziale equilibrio rispetto all’anno precedente, a portare il valore cumulato storico a 1,24 miliardi.

Criteri per il successo di una piattaforma di crowdfunding

In un clima di crescente attenzione per il settore, per garantire il successo di una piattaforma è essenziale soddisfare una serie di criteri.

• User experience. L'esperienza dell'utente, dall'arrivo sul sito fino al pagamento e oltre, deve essere ottimale per instaurare un clima di fiducia. Le piattaforme dovrebbero concentrarsi sull'esperienza di investimento, poiché gestire risparmi senza l'intermediazione bancaria è un'azione ancora relativamente nuova per molti investitori. Gli investitori necessitano di rassicurazioni, specialmente considerando gli investimenti spesso significativi fatti sulle piattaforme di crowdfunding. L'interfaccia del sito deve essere facile da usare e fornire informazioni chiare sui progetti, inclusi i dettagli finanziari, i responsabili del progetto e le testimonianze dei clienti. Inoltre, un test di idoneità aiuta a garantire che gli investitori siano preparati a investire nei prodotti finanziari offerti. Per incoraggiare il reinvestimento dei capitali giunti a fruizione, è importante che la piattaforma di crowdfunding fornisca uno spazio personale completo e chiaro, con informazioni sulle scadenze, la redditività e le notizie dei progetti. Una maggiore comprensione di tempi, scadenze e ritorni sull’investimento induce infatti l’investitore a ripetere l’esperienza aderendo a un altro progetto con il beneficio per la piattaforma di fidelizzare la propria base di clienti.

• La sicurezza è fondamentale per ottenere la fiducia degli investitori. Le piattaforme devono ottenere le autorizzazioni necessarie dai governi e garantire la sicurezza informatica del sito attraverso regolari verifiche da parte di società esterne. Questo aiuta a prevenire fughe di dati che potrebbero compromettere la reputazione della piattaforma.
• Funzionalità. Infine, le piattaforme dovrebbero offrire una gamma di funzionalità aggiuntive, come chat box, sezioni Faq dettagliate e la possibilità di cedere il proprio credito su mercati secondari nel caso si abbia la necessità di uscire prima del tempo dal proprio investimento o si voglia realizzare il profitto maturato.

Crowdfunding: trasparenza, diversificazione degli investimenti e gestione dei problemi

Oltre ai punti sopra menzionati, è importante che le piattaforme di crowdfunding mantengano un alto standard di trasparenza e comunicazione con gli investitori. Ciò significa fornire aggiornamenti regolari sui progetti finanziati e sul loro progresso, in modo che gli investitori possano essere informati sulle eventuali variazioni o sviluppi significativi.

Inoltre, le piattaforme dovrebbero promuovere la diversificazione degli investimenti, educando gli investitori sull'importanza di distribuire i loro fondi su una varietà di progetti e settori. Questo aiuta a ridurre il rischio e a proteggere gli investimenti nel lungo termine.

Un'altra considerazione importante è la gestione dei reclami e dei problemi degli investitori. Le piattaforme dovrebbero avere procedure chiare e trasparenti per affrontare eventuali lamentele o controversie e risolverle in modo tempestivo ed equo, mantenendo così la fiducia degli investitori.

Infine, le piattaforme di crowdfunding possono anche svolgere un ruolo attivo nella promozione della responsabilità sociale e ambientale. Sostenere progetti che hanno un impatto positivo sulla comunità o sull'ambiente può non solo attirare investitori eticamente consapevoli, ma anche contribuire a promuovere un cambiamento positivo nella società.

La crescente popolarità del crowdfunding in Italia ha spinto la Consob a redigere una guida dettagliata per informare correttamente gli interessati in cui si sottolinea come l'Italia sia stata il primo Paese in Europa a essersi dotato di una normativa specifica e organica relativa al solo equity crowdfunding. Proprio a un particolare tipo di start-up (quelle innovative) sono infatti dedicate alcune norme introdotte dal decreto legge n. 179/2012 (convertito nella legge 17 dicembre 2012), n. 221.

Iscritto all’elenco professionisti dal 2003, Corrado Poggi ha iniziato l’attività giornalistica nel 1991 dopo essersi laureato a pieni voti in Lettere Moderne presso l’Università Statale di Milano. Ha vissuto per 13 anni a New York dove si è occupato di economia, finanza e politica partecipando a G7, G20 e riunioni del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale. Tornato a Milano nel 2006, si occupa in particolare di Bce e politica monetaria, Ocse, società di rating, società del settore trasporti e fintech.