FINANCE

Mercato dell’usato e piattaforme online, nuove opportunità di business per gli e-retailers

27 settembre 2024

Corrado Poggi, Il Sole 24 Ore

Mercato dell'usato con logo Il Sole 24 Ore

Negli ultimi anni, il mercato dell'usato ha rivoluzionato l'e-commerce. Da settore di nicchia, associato allo stigma dei beni usati, è diventato una realtà fiorente e abbracciata dai principali e-retailer. Questo cambiamento rappresenta non solo una tendenza, ma una trasformazione profonda nel comportamento dei consumatori e nelle strategie di vendita. Secondo la società newyorkese di rilevazioni statistiche, Statista, il valore complessivo dei capi di abbigliamento di seconda mano ha raggiunto quota 177 miliardi di dollari e il mercato appare in continua ascesa.

Sono diversi i fattori che hanno contribuito all'accettazione crescente dei beni di seconda mano. Le pressioni economiche e le preoccupazioni ambientali hanno reso i consumatori più attenti ai costi e alla sostenibilità. Le interruzioni nelle catene di approvvigionamento globale, l’aumento dei costi energetici e di spedizione, e una consapevolezza sempre maggiore della sostenibilità hanno spinto sia consumatori che rivenditori a vedere i beni di seconda mano come alternative valide di acquisto. E secondo Andy Ruben, fondatore e CEO di Trove, piattaforma californiana di e-commerce, entro il 2032 ogni marchio integrerà la rivendita nei propri canali di distribuzione.

I vantaggi per gli E-Retailer

Gli e-retailer stanno investendo su questo cambiamento espandendo i loro cataloghi per includere articoli di seconda mano. Questa strategia amplia la loro base di consumatori, attirando acquirenti attenti al budget e allineando i marchi alle tendenze di acquisto sostenibile. Offrire beni usati consente agli e-retailer di sfruttare nuove fonti di reddito promuovendo al contempo un'economia circolare. Inoltre, i marketplace di seconda mano possono aumentare l'engagement fornendo ai consumatori opzioni accessibili e promuovendo un senso di comunità attraverso valori condivisi di sostenibilità e parsimonia.

Sfide e soluzioni

Integrare beni di seconda mano in una piattaforma di e-commerce esistente presenta tuttavia delle sfide. Una delle principali è la gestione dei nuovi flussi di pagamento associati alle transazioni di rivendita. A differenza della vendita al dettaglio tradizionale, dove i pagamenti vanno direttamente dall'acquirente al rivenditore, i marketplace di rivendita coinvolgono più commercianti, con commissioni prelevate in vari punti. Questa complessità richiede un fornitore di servizi di pagamento (PSP) robusto che possa gestire queste transazioni più complesse senza problemi.

Per garantire un'esperienza cliente senza soluzione di continuità, gli e-retailer devono concentrarsi sulla logistica e su interfacce user-friendly. Il segmento di seconda mano dovrebbe essere ben integrato con il catalogo principale, evitando ulteriori attriti al momento del checkout. I PSP professionali possono offrire soluzioni white-label che semplificano il processo di pagamento, garantendo transazioni sicure e pagamenti efficienti ai venditori terzi.

Garantire autenticità e affidabilità

Un altro aspetto critico nella gestione di un marketplace di seconda mano è garantire l'autenticità e la qualità dei prodotti. Beni contraffatti o mal ristrutturati possono danneggiare gravemente la reputazione di un rivenditore. Implementare procedure rigorose di Know Your Customer (KYC) e collaborare con PSP affidabili può mitigare questi rischi.

Il futuro dell'E-Retail di seconda mano

Il fenomeno dell’acquisto di prodotti di seconda mano coinvolge tutte le generazioni e gruppi demografici. Mettendo in campo le giuste strategie, gli e-retailer possono ampliare l’offerta delle loro piattaforme dando risposta alla crescente domanda di mercato. Il successo di queste iniziative dipende dall'equilibrio tra accessibilità, sostenibilità e qualità, con l’obiettivo di creare una proposta di valore convincente per i consumatori moderni. Man mano che la linea tra beni nuovi e usati continua a sfumare, gli e-retailer che cavalcano l'onda del successo dell'usato non solo soddisfano le sempre mutevoli esigenze dei consumatori, ma aprono anche la strada a un futuro del commercio al dettaglio più sostenibile e inclusivo.

Iscritto all’elenco professionisti dal 2003, Corrado Poggi ha iniziato l’attività giornalistica nel 1991 dopo essersi laureato a pieni voti in Lettere Moderne presso l’Università Statale di Milano. Ha vissuto per 13 anni a New York dove si è occupato di economia, finanza e politica partecipando a G7, G20 e riunioni del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale. Tornato a Milano nel 2006, si occupa in particolare di Bce e politica monetaria, Ocse, società di rating, società del settore trasporti e fintech.


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