IMPACT
Che cos’è la biodiversità e perché è importante
17 maggio 2023
Alessia Arnaldino
Articolo aggiornato a maggio 2024 da Alessia Arnaldino
Qual è il significato di biodiversità?
Il termine biodiversità, coniato dal biologo Edward O. Wilson nel 1988, si riferisce alla varietà di organismi presenti sulla Terra, dalle piante agli animali, dai microorganismi alle specie, fino agli ecosistemi. Il suo significato può essere intuito dall’espressione stessa, che fonde le parole bio – dal greco bios, che significa vita – e diversità. All’interno di un ecosistema sono diversi i fattori che entrano in gioco, interagiscono tra loro e contribuiscono al mantenimento dell’ecosistema stesso. Tutti questi fattori caratterizzano la diversità biologica. Tuttavia, questa definizione non basta per descrivere appieno il concetto di biodiversità. Esso, infatti, riguarda tutti noi esseri umani, in quanto è alla base del soddisfacimento dei nostri bisogni primari legati alle risorse (alimentari, energetiche e altre) e alla necessità di un ambiente sano in cui vivere. Insomma, si lega intrinsecamente a tutti gli aspetti della nostra vita.
Per comprendere la diversità biologica che contraddistingue il nostro Pianeta, va sottolineato che disponiamo di una fauna che conta oltre 58.000 specie animali e di una flora che conta oltre 6.700 specie di piante. Non disponiamo di numeri esatti, in quanto esistono organismi che non sono mai stati osservati e catalogati.
Oggi la biodiversità è a rischio. Abbiamo sempre assistito al fenomeno dell’estinzione delle specie, ma la velocità è aumentata vertiginosamente. La pesca intensiva e la deforestazione a opera dell’essere umano danneggiano inevitabilmente la biodiversità. Il surriscaldamento globale e il cambiamento climatico stanno mettendo a dura prova molte specie, animali e vegetali. L’innalzamento delle temperature sta portando a conseguenze sulla nostra Terra, rendendo inospitali dei luoghi e distruggendo gli habitat di molte specie, che si trovano costrette a cercare nuove zone in cui vivere per non soccombere. Ci basta pensare al Mar Mediterraneo, che negli ultimi anni è stato interessato da un incremento della temperatura e, di conseguenza, da una variazione della sua fauna marina.
L'importanza della biodiversità
La biodiversità è importante e, come indicato all’inizio dell’articolo, riguarda tutti e tutte noi. Ci permette di avere un’alimentazione varia, costituita da frutta e verdura indispensabili per il nostro organismo. È alla base del nostro sostentamento, quindi della nostra sopravvivenza, e della produzione agricola mondiale. Oltre all’essere umano, anche animali e specie vegetali dipendono dalla biodiversità e contribuiscono a mantenerla così florida. Prendiamo a esempio le api, piccoli e laboriosi insetti impollinatori che svolgono un lavoro fondamentale per l’agricoltura. Dobbiamo ringraziare loro per l’impollinazione di oltre la metà delle colture che forniscono il 90% dei cibi di tutto il mondo.
La biodiversità non solo ci mette a disposizione prodotti alimentari, ma anche materie prime di vario tipo, essenziali per la nostra vita sulla Terra. Pensiamo alle coltivazioni di cotone e altre fibre tessili, ai minerali che possiamo estrarre dai terreni o alle risorse necessarie a produrre medicinali.
Facciamo parte di un ecosistema dove tutto è interconnesso. Le componenti si influenzano a vicenda e contribuiscono a mantenere l’equilibrio. Come indicato dall’ Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, “una più vasta varietà di specie significa una più vasta varietà di colture, una maggiore diversità di specie assicura la naturale sostenibilità di tutte le forme di vita, un ecosistema in buona salute sopporta meglio un disturbo, una malattia o un’intemperie, e reagisce meglio.”
Giornata Mondiale della Biodiversità
La Giornata Mondiale della Biodiversità, che si celebra il 22 maggio di ogni anno, è stata proclamata dalle Nazioni Unite nel 2000. La giornata ha lo scopo di sensibilizzare sull’importanza della biodiversità e della sua preservazione, oltre che di ricordare la Convention on Biological Diversity, adottata a Nairobi nel 1992. Il testo si compone di tre punti fondamentali:
- innanzitutto, la tutela della biodiversità;
- in secondo luogo, l’utilizzo sostenibile delle sue componenti;
- infine, una divisione equa di ciò che deriva dall’uso di queste risorse genetiche.
Lo slogan dello scorso anno era “From Agreement to Action: Build Back Biodiversity” (“Dall’accordo all’azione: ricostruiamo la biodiversità”), che simboleggiava la necessità di agire ora e concretamente. Quest’anno, invece, la tematica scelta è “We’re part of the solution” (“Siamo parte della soluzione”).
Quindi, cosa possiamo fare noi, nel nostro piccolo, per proteggere la biodiversità?
Possiamo innanzitutto fare una spesa consapevole:
- optiamo per prodotti di stagione e possibilmente a km 0 per diminuire la produzione di CO2 e prediligiamo alimenti che non prevedono imballaggi eccessivi per limitare i rifiuti;
- compriamo solo ciò di cui abbiamo realmente bisogno per non incorrere in scarti di cibo (il segreto è fare la lista della spesa!) e cerchiamo di consumare meno carne, la cui produzione genera moltissimi gas serra;
- diciamo basta agli articoli monouso, che siano bicchieri, posate o dischetti di cotone.
Questo ci permetterà di vivere in un modo più sostenibile, ma anche di risparmiare sulla nostra spesa.
Perdita di biodiversità, economia e aziende
La perdita di biodiversità, così come la crisi climatica, si ripercuote non solo sulle vite degli individui, ma anche sull’economia, sui mercati e sulle aziende. Si stima infatti che più della metà del PIL mondiale potrebbe subire un deterioramento a causa della perdita di biodiversità, in quanto la capacità di un’azienda di produrre valore e l’ambiente nel quale essa opera sono due fattori strettamente legati. Per questo motivo è importante che anche – e soprattutto – le realtà aziendali comincino a pensare a dei piani per salvaguardare la biodiversità, prevedendo possibili rischi e sfruttando le possibili opportunità che ne conseguono.
Il report “Preserving the fabric of life: Why biodiversity loss is as urgent as climate change” realizzato da Capgemini Research Institute si propone di sondare le tematiche relative alla perdita di biodiversità in relazione non solo alle aziende, ma anche alla loro gestione di tutta la catena del valore. Dalla ricerca emerge innanzitutto come solo il 24% degli intervistati afferma di avere una strategia di biodiversità e che solo il 16% dispone di una valutazione di impatto della propria supply chain sulla biodiversità.
Flowe si impegna per rigenerare il Pianeta
Le nostre scelte hanno un impatto sulla Terra. Per questo Flowe sviluppa progetti per preservare l’ecosistema terrestre. Per esempio portiamo avanti, assieme a zeroCO2, un progetto di riforestazione ad alto impatto sociale, in quanto i risvolti sono ambientali, sociali ed economici. La piantumazione degli alberi, da un lato, concorre alla rigenerazione del Pianeta e all’assorbimento di anidride carbonica, compensando così la CO2 emessa dalle nostre spese. Dall’altro, questi alberi vengono donati alle comunità locali, che vengono formate per prendersene cura correttamente e che beneficiano dei loro frutti, decidendo di venderli oppure di consumarli.
Questo è solo uno dei diversi modi con cui perseguiamo l’obiettivo di rigenerare il Pianeta e tutelare la biodiversità. Perché vogliamo fare la differenza e creare un domani migliore, e per farlo dobbiamo partire dalle azioni di oggi.
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale: per le condizioni economiche e contrattuali e per quanto non espressamente indicato è necessario fare riferimento al Foglio Informativo e alle Norme Contrattuali sul sito flowe.com sezione Trasparenza e al Documento “Norme contrattuali e foglio informativo conto e servizi”.