IMPACT
Riforestazione ad alto impatto sociale: perché piantiamo alberi in Guatemala?
22 giugno 2022
di Anna Agnello
Cos’è la riforestazione ad alto impatto sociale
Uno dei modi per ridurre l’effetto serra e mantenere il riscaldamento globale inferiore alla soglia di 2°C rispetto all’epoca preindustriale è piantare alberi attraverso operazioni di riforestazione (riportare alberi su un terreno che era già in precedenza foresta ma che è poi stato utilizzato per altri scopi) o afforestazione (piantare alberi in un’area che non è coperta da foresta da almeno 50 anni). Queste pratiche rientrano tra quelle che sono definite politiche di mitigazione, ovvero azioni che hanno l’obiettivo di intervenire direttamente sulle cause antropogeniche (cioè provocate dall’uomo) del cambiamento climatico per limitarle e ridurle.
Nel caso della riforestazione e della afforestazione, la missione ambientale consiste nella piantagione di alberi con lo scopo di ridurre la concentrazione di gas climalternanti di origine antropica in atmosfera. Il principale di questi gas è l’anidride carbonica, emessa quando bruciamo combustibili fossili, ma anche il metano ne costituisce un’importante porzione.
Gli alberi hanno dunque un ruolo fondamentale nel contrastare la crisi climatica, poiché assorbono anidride carbonica. Per questo è importante incentivare la loro piantagione, soprattutto considerando che il lavoro di riforestazione che si può fare è ancora tanto. Tom Crowther, infatti, professore dell’università ETH di Zurigo, ha stimato che sul nostro Pianeta possano essere piantati ancora 1,2 trilioni di alberi in modo da rendere le aree boschive efficienti sul piano dell’assorbimento dei gas.
La riforestazione, tuttavia, non genera solo benefici ambientali, ma può averne anche uno sociale. Gli alberi, infatti, possono essere piantati in aree del mondo in difficoltà e venire donati alle comunità locali, così che servano da supporto alla loro economia e alla loro alimentazione.
Perché è importante piantare alberi in Guatemala
Il Guatemala è uno dei paesi in cui Flowe, insieme a zeroCO2, ha deciso di attivare progetti di riforestazione. La scelta di questo territorio è dipesa dalla presenza di un’ampia area boschiva, che negli ultimi quarant’anni è stata però oggetto di devastazione a causa di monocolture, allevamento e agricoltura industriali e incendi incontrollati, degrado del territorio legato al narcotraffico e una gestione inopportuna della terra. Il Guatemala, inoltre, presenta un tasso di povertà tale da renderlo un idoneo candidato a questo progetto che oltre ad avere, come si è detto, una componente ambientale, ha anche un importante ruolo di supporto all’economia e all’alimentazione della popolazione locale. Si stima, infatti, che in Guatemala il 60% della popolazione viva in condizioni di povertà e più del 45% in condizioni di povertà assoluta.
Il progetto di Flowe e zeroCO2 in Guatemala
Viste anche queste criticità, Flowe e zeroCO2 hanno selezionato il Guatemala come destinatario del loro progetto di riforestazione, che si è concentrato nella regione nord-orientale del Paese, il Petén. Quello adottato è un tipo di riforestazione chiamata agroforestale, basata sull’alternanza di alberi da frutto, forestali e coltivazioni annuali come mais e fagioli. Il progetto non si limita all’attività di piantagione di alberi e coltivazioni, ma comprende anche un processo di formazione delle comunità che ne faranno uso.
Le famiglie contadine del posto, infatti, che decidono di voler collaborare al progetto, vengono formate per applicare tecniche di permacultura, cioè per progettare e gestire il territorio in modo da renderlo idoneo a soddisfare i bisogni nutritivi della popolazione, mantenendo, però, anche la ricchezza dei suoi ecosistemi. Dopo la formazione, le famiglie contadine ricevono gli alberi donati attraverso Flowe e precedentemente germinati, innestati e fatti crescere nei vivai di zeroCO2.
Successivamente gli alberi sono consegnati alle comunità e trapiantati. I frutti prodotti rimangono alla famiglia che li ha coltivati, che deciderà se consumarli o venderli al mercato del posto.
Gli alberi piantati da Flowe, anche grazie al contributo dei loro utenti, sono già oltre i 100.000.
Oltre alla riforestazione su terra, inoltre, Flowe ha sostenuto anche il progetto Posidonia di zeroCO2 e Worldrise, volto a riforestare i fondali marini attraverso il trapianto di posidonie in Sardegna.
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