IMPACT
“Eye in the Sky” progetto per il monitoraggio dei cetacei vince la Greening Award Initiative
26 luglio 2024
di Alessia Arnaldino
Foto: Tethys Research Institute
“Eye in the Sky” è un progetto pilota che la Guardia Costiera Italiana ha condotto nel 2022 e nel 2023 in collaborazione con l’Istituto di ricerca Tethys – organizzazione non profit fondata nel 1986 che si dedica alla conservazione dell’ambiente marino attraverso la ricerca scientifica e la sensibilizzazione del pubblico. Il progetto ha avuto luogo all’interno del Santuario Pelagos, una zona marina protetta di circa 87.500 km2 nata da un accordo tra Italia, Principato di Monaco e Francia su proposta della stessa Tethys, al fine di proteggere i mammiferi marini che vi abitano.
L’obbiettivo primario è stato quello di contribuire alla crescita del know-how su possibili nuove piattaforme per il monitoraggio di balene, delfini e altri grandi vertebrati marini, mettendo poi i risultati ottenuti a disposizione della comunità scientifica e dei cosiddetti policy makers – ossia gli organi di gestione, chi opera e si occupa di misure di conservazione, sia in ambito nazionale (il Ministero Ambiente) che internazionale (ACCOBAMS, IUCN, ecc.).
Come Flowe siamo orgogliosi di aver avuto l’opportunità di supportare le attività di ricerca Tethys inerenti al progetto “Eye in the Sky, i cui dati sono in grado di fornire una prima e fondamentale base di conoscenza sull'impiego dei grandi droni per il monitoraggio della megafauna marina.
Il progetto “Eye in the Sky”
Il progetto “Eye in the Sky” utilizza il servizio RPAS (Remotely Piloted Aircraft Systems Services) fornito alla Guardia Costiera Italiana dall’Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima (EMSA). Grazie a questo servizio, la Guardia Costiera ha avuto la possibilità di ampliare le sue tradizionali attività marittime di monitoraggio e sorveglianza, di ricerca e salvataggio e protezione ambientale. La volontà era quella di valutare, insieme all’Istituto Tethys, l’uso di grandi droni ad ala fissa per il monitoraggio dei cetacei.
Elemento chiave dell’iniziativa è il drone Tekever AR5 Evolution, di proprietà del consorzio franco-portoghese REACT, un mezzo aereo a pilotaggio remoto con avanzata sensoristica, che permette l’osservazione dei grandi vertebrati marini in modo privilegiato. Tradizionalmente vengono utilizzati mezzi come barche o piccoli aerei, ma l’impiego di droni porta con sé sensibili vantaggi:
- in termini di sicurezza del personale e di possibilità di raggiungere zone difficilmente accessibili;
- relativamente all’impatto ambientale, che risulta notevolmente inferiore grazie al basso consumo di carburante da parte del Tekever;
- rispetto al disturbo sui cetacei, che viene minimizzato grazie al fatto che il drone produce un rumore molto limitato.
Nel 2022 e nel 2023, sono state effettuate sistematiche ricognizioni aeree sull’area protetta da parte degli operatori del RPAS – sempre affiancati dai biologi marini di Tethys – consentendo la raccolta di preziosi dati scientifici sulla presenza e sul comportamento di balenottere, capodogli, zifii e delfini.
Durante il progetto, l’Istituto Tethys ha avuto modo di totalizzare 113 ore di osservazione dell’area protetta, con 66 avvistamenti di 7 diverse specie. Al contempo, gli operatori del RPAS hanno potuto individuare casi in cui l’attività umana in mare può rappresentare un impatto sulle diverse popolazioni di cetacei che popolano il Santuario Pelagos.
Foto: Tethys Research Institute
Greening Award Initiative: l’Europa premia la Guardia Costiera per “Eye in the Sky”
Con il progetto “Eye in the Sky”, la Guardia Costiera Italiana ha vinto il premio per la Greening Award Initiative nella categoria Stewartship of the Sea. Il premio è stato conferito all’unanimità dalle tre principali Agenzie Europee per il Mediterraneo – EMSA, EFCA e FRONTEX – riconoscendo e valorizzando gli eccezionali contributi della Guardia Costiera e il suo ruolo determinante per la protezione, promozione e ricerca anche in campo ambientale.
La Greening Award Initiative vuole celebrare le azioni e i progetti di sostenibilità portate avanti dalle autorità nazionali che compongono la Guardia Costiera Europea. L'iniziativa è organizzata proprio dalle tre Agenzie Europee per il Mediterraneo, aventi il compito di supportare tali autorità nazionali nello svolgimento delle funzioni di Guardia Costiera: la European Fisheries Control Agency (EFCA), la European Maritime Safety Agency (EMSA) e la European Border and Coast Guard Agency (Frontex).
Il premio è stato consegnato in occasione dell’Annual European Coast Guard Event 2024, ospitato da EFCA (Agenzia Europea di Controllo della Pesca), che si è tenuto dal 25 al 27 giugno 2024 a Tenerife e al quale ha preso parte una delegazione della Guardia Costiera italiana. Un riconoscimento importante che, in questo caso, non arriva solo dalla comunità scientifica, ma anche dalle tre principali Agenzie Europee per il Mediterraneo.
Il futuro del monitoraggio delle aree marine
I risultati di “Eye in the Sky”, presentati dall’Istituto Tethys durante i Congressi Annuali della European Cetacean Society nel 2023 e nell’aprile 2024, forniscono una prima importante base di conoscenza sull'uso dei grandi droni per il monitoraggio della megafauna marina, contribuendo alla conservazione e alla protezione delle specie nel Santuario Pelagos.
Tale progetto ha infatti evidenziato le potenzialità dell’utilizzo di questo tipo di piattaforma per il monitoraggio delle aree marine, suggerendo anche come migliorarne l’uso. In futuro, probabilmente queste tecnologie prenderanno via via il posto dei piccoli aerei, utilizzati oggi per il monitoraggio di queste aree marine, e i risultati del progetto “Eye in the Sky” rappresenteranno un prezioso contributo.